« Da Troyes a Roma. Studio delle interazioni tra l’Officialité di Troyes e la Penitenzieria apostolica (seconda metà del Quattrocento – 1537) », dans K. Nykiel et U. Taraborrelli (dir.), L’archivio della Penitenzieria Apostolica: stato attuale e prospettive future. Atti della giornata di studio Roma, Palazzo della Cancelleria, 22 novembre 2016, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2017, p. 103-117.
Résumé
This article deals with the relationship between, on the one hand, the bishop of Troyes’s judicial court, in northerneastern France, – which prosecuted men and women, clergy and laity who had violated canon law – and, on the other, the apostolic penitentiary, which granted absolutions and dispensations to them. It compares the local ecclesiastical sources (the surviving records of the officiality of Troyes, called cause registers, from 1455 until 1537) with the penitentiary’s registers of supplication de diversis and de declaratoriis. Between the second half of the fifteenth century and the early decades of the sixteenth century, the apostolic penitentiary and the local church of Troyes both aimed to reestablish normalcy and to reform behaviours after the disorder of the Hundred Years’ War, the Western Schism and its aftermath. This article provides new evidence about the workings of ecclesiastical administration: it shows how bishops of Troyes acted as executors for various papal graces, but also sometimes denied the request of supplicants.
Questo contributo intende esaminare le interazioni tra il tribunale ecclesiastico dell’Officialité di Troyes, nel Nord della Francia, istituzione che regola i comportamenti dei chierici e dei laici a livello locale, e l’ufficio pontificio della Penitenzieria apostolica. Le due giurisdizioni si occupano delle stesse infrazioni alle norme del diritto canonico. Il confronto tra le loro attività è reso possibile dal fatto che esistono due serie d’archivi che concordano cronologicamente: i registri delle causes dell’Officialité di Troyes, conservati a partire dal 1455, e i registri delle suppliche de diversis formis e de declaratoriis della Penitenzieria apostolica, conservati a partire dal 1459. L’attività molto intensa di queste due giurisdizioni ecclesiastiche tra la metà del Quattrocento e gli anni Trenta del Cinquecento può essere interpretata come un tentativo di riprendere il controllo sui fedeli dopo in seguito ai profondi cambiamenti politici e religiosi del XIV e del XV secolo (Guerra dei cent’anni, conflitto tra il re di Francia e il duca di Borgogna, Scisma d’Occidente e crisi conciliarista). Queste due serie di documenti consentono di rileggere il funzionamento del governo della Chiesa tramite le grazie, e più specificamente i rapporti di collaborazione o di resistenza tra questi due livelli istituzionali.
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